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Risultati pubblicati il 12 luglio 2011

Link comunicato stampa: PDF
Link pubblicazione sull’International Journal of Epidemiology: HTML / PDF
Manoscritto: DYR115
DOI: 10.1093/ije/DYR115

Qual è il contesto dello studio CANUPIS?

Da più di 20 anni si cerca di capire se le centrali nucleari mettono in pericolo la salute delle persone che vivono nelle loro vicinanze. Sono stati particolarmente studiati i tumori pediatrici, perché i bambini sono più vulnerabili alle radiazioni degli adulti. Il carico di radiazioni emesso dalle centrali nucleari è comunque molto inferiore alla radiazione naturale dell’ambiente a cui siamo costantemente esposti.

Per analizzare un eventuale nesso tra la frequenza dei tumori pediatrici e il domicilio nei pressi delle centrali nucleari, si compie ora per la prima volta in Svizzera uno studio globale: si tratta dello studio sui tumori pediatrici nei pressi delle centrali nucleari svizzere CANUPIS; abbreviazione: studio CANUPIS.

Quali sono stati i risultati dello studio tedesco sui tumori pediatrici?

Uno studio tedesco pubblicato nel dicembre 2007 ha rivelato che i bambini che abitano nel raggio di cinque chilometri da una centrale nucleare corrono maggiori rischi di ammalarsi di cancro. Aumenta in particolare il rischio di leucemia per i bambini piccoli.

Tuttavia gli autori dello studio tedesco non sono stati in grado di fare affermazioni certe sulle cause della maggiore frequenza dei tumori tra questi bambini. Per la popolazione l’esposizione supplementare alle radiazioni generate dalle centrali nucleari in esercizio è molto bassa e non può verosimilmente spiegare il risultato.

I risultati del cosiddetto studio KiKK («Epidemiologische Studie zu Kinderkrebs in der Umgebung von Kern-Kraftwerken»; studio epidemiologico sui tumori pediatrici nelle vicinanze di centrali nucleari) sono presentati in dettaglio sulla homepage del Registro tedesco dei tumori pediatrici.

Come si presenta la situazione in Svizzera?

In Svizzera sono in funzione cinque centrali nucleari (Beznau I e II, Mühleberg, Gösgen e Leibstadt, vedi cartina), che insieme assicurano il 42% della produzione svizzera di corrente elettrica (stato 2006). In totale, l’1% della popolazione svizzera vive in un raggio di 5 km da una centrale nucleare, mentre circa il 10% vive in un raggio di 15 km. 

Cartina: le centrali nucleari svizzere

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